SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO - Bologna

Vicinissimo a San Benedetto, ad appena 6 chilometri, si trova il lago di Castel dell’Alpi, l’unico della provincia di Bologna ad avere origini naturali: è stato creato da una frana nel 1951 che ha bloccato il corso del fiume Savena. Questo evento purtroppo ha distrutto l’antico borgo di Castel dell’Alpi, risparmiando solamente la chiesa; oggi il borgo è stato ricostruito sulla sponda del lago, diventando un’apprezzata meta turistica, soprattutto l'estate. Il lago è particolarmente indicato per la pesca sportiva, sia a lancio che a traino, con la barca, a seconda della zona che si sceglie; tra i pesci che hanno trovato qui il proprio habitat ideale troviamo carpe, che possono raggiungere anche un peso notevole, lucci e tinche. L’intero territorio è attraversato da moltissimi sentieri di varia difficoltà, da quelli adatti a tutti a quelli più impegnativi, adatti per chi vuole staccare dalla frenesia della vita quotidiana, e che possono essere percorsi sia a piedi che in mountain bike. Tra questi è particolarmente bello il sentiero chiamato Via degli Dei, segnalato dal CAI, che sembra faccia parte di un’antica serie di strade romane che durante il Medioevo collegavano Bologna e Firenze. Il suo nome probabilmente deriva dal fatto che attraversa luoghi come Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario, tutti posti che richiamano i nomi di antichi personaggi e divinità (Lua era la dea romana dell'espiazione). Lungo il suo percorso si passa per antiche pievi e borghi, come ad esempio Cedrecchia, Pian del Voglio, la medievale Torre Galappio, fino ad arrivare alle cime di Monte Bastione, alto 1190 metri e Monte dei Cucchi, alto 1140 metri. Tuttavia c''è un altro itinerario che vale la pena segnalare per la sua bellezza: quello che porta ai tanti piccoli borghi rurali che costellano le pendici degli Appennini Bolognesi. Bellissimi e pittoreschi i borghi di Musolesi e Qualto, recentemente restaurati e risalente ai secoli XV-XVI. Probabilmente però, la costruzione più antica si trova a Poggio Suizzano, ed è una casa-torre del 1300. Seguendo quella che anticamente era chiamata la Via dei Mulini, costeggiando i fiumi Sambro e Setta, si possono ancora vedere una quarantina di mulini ad acqua, alcuni nascosti dalla vegetazione, ma altri ben visibili e ancora funzionanti.